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Muraje - Sumie Carema 2019 Ml. 750 Divine Golosità Toscane
  • Muraje - Sumie Carema 2019 Ml. 750 Divine Golosità Toscane

Ideale con

Antipasti di terra

Primi di terra

Carni Rosse

Formaggi Stagionati

Primi Di Verdura

Muraje - Sumie Carema 2019 Ml. 750

Cantina Muraje

65,00 €
Quantità
Prodotto non disponibile

Caratteristiche

Denominazione
Carema DOC
Formato
Ml. 750
Corpo
Robusto
Passaggio in botte
12-18
Uvaggi
Nebbiolo

La Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema, fondata nel 1960 da un gruppo di dieci agricoltori tutti ivi residenti, si è sviluppata fino a diventare il punto più qualificato per la produzione e vendita del Carema.
La Società è una Cooperativa attualmente composta da ottantuno Soci, tutti produttori part-time, con una età media di 55 / 60 anni.
La zona di produzione del Carema è limitata al solo Comune omonimo con una superficie iscritta a all’albo DOC di 17 ettari.
Il riconoscimento della DOC risale al 1967.
La Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema intende, attraverso il suo prodotto di eccellenza, contemplare la salvaguardia e la valorizzazione della cultura enologica legata all’importante attività vitivinicola nell’ambiente che la sostiene, particolare ed unico, dominato dai rinomati terrazzamenti sui quali dimorano i vigneti coltivati a pergola, sostenuti dai caratteristici Pilun in pietra e calce.
Il vino a Denominazione di Origine Controllata Carema viene ottenuto da uve Nebbiolo in purezza e risponde alle seguenti tipologie e menzioni: Carema e Carema Riserva.

NEBBIOLO DI CAREMA

Il Carema viene ottenuto da uve Nebbiolo in purezza e, come stabilisce il vigente disciplinare di produzione approvato a partire dalla vendemmia 2010, risponde alle seguenti tipologie: “Carema” e “Carema Riserva”. Il Carema (etichetta nera) ha un invecchiamento minimo di 2 anni, di cui 12 mesi in botti grandi di rovere o castagno. Il Carema Riserva (etichetta bianca) ha un invecchiamento minimo di 3 anni, di cui 18 mesi in botti grandi sempre di rovere o castagno.
Il colore è rosso rubino tendente al granato, il profumo fine e caratteristico, che ricorda la rosa macerata, il sapore morbido, vellutato, corposo, la gradazione minima richiesta è di 12 % vol. La longevità di questo vino è piuttosto marcata, anche 20-30 anni, purché le bottiglie siano conservate coricate, meglio se al buio, in cantine o locali privi di escursioni termiche. Deve essere servito a temperatura ambiente (18-20 gradi) e possibilmente stappato qualche ora prima del consumo oppure decantato. Il Carema è particolarmente adatto all’abbinamento con arrosti, selvaggina, carni rosse, formaggi stagionati non piccanti o come vino da “caminetto”. Ben si addice a fine pasto con noci e frutta secca.

La coltivazione della vite nella conca del comune di Carema vanta una tradizione millenaria ed il frutto di tanto lavoro, un Rosso potente, ha riscosso nel corso dei secoli meritati riconoscimenti.
Il bottigliere di Papa Paolo III Farnese, autore di una guida enologica datata 1539, lo definiva infatti “un’ottima e perfetta bevanda da Principi e Signori”.
Un altro trattato del XVI secolo, il “De Vinis Italiae”, menzionava il Carema come vino servito alla mensa dei Papi e dei Duchi di Savoia e “vin d’arrosto” per i Reali di Francia. Il trascorrere del tempo non ha certamente indebolito il carattere di questo vino, che Mario Soldati definì “forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia”.

ARCHITETTURA TOPIARIA

La montagna di Carema è scandita da una serie di gradoni scavati nella roccia.
Questi terrazzamenti sono costituiti dall’alternanza di muraglioni a secco con funzioni di sostegno, e di fertile terra morenica trasportata dal fondovalle. Da ogni costone si innalzano schiere di pilastrini in pietra e calce dalla forma tronco-conica. Su tali colonne, sormontate da un “cappello” di pietra, poggiano i graticci che sostengono i tralci delle viti. Nel dialetto locale la struttura a pergola dei vigneti è chiamata “topia” o “tupiun”, mentre si definiscono “pilun” i bianchi pilastri che la sorreggono e che hanno suggerito l’insolita definizione di “templi bacchici” (Renato Ratti).
Al di là del loro imponente effetto scenico, queste masse pietrose svolgono una importantissima funzione: immagazzinano il calore del sole rilasciandolo poi durante la notte, attenuando così l’escursione termica tra notte e dì.

Il paese di Carema che si adagia in una bella conca soleggiata posta a nord-ovest del Piemonte svolge la funzione di spartiacque tra la regione Piemonte e la Valle d’Aosta. Nel corso dei secoli invece ha segnato il confine del territorio italico prima con la Gallia e successivamente con il regno di Borgogna. Tra gli edifici più antichi spiccano la “Gran Mason” e la casa degli Ugoni. La prima è una grossa casa a tre piani, dalla forma quasi cubica, di origine altomedievale. La seconda, detta anche Tour Pierre, si distingue per una struttura molto complessa composta da più edifici collegati tra loro e dominati dalla torre centrale. I ruderi del castello di Castruzzone, l’antico Castrum Ugonis edificato nel XII secolo e distrutto nel XVI durante la guerra contro i francesi, dominano invece la frazione di Airale. Di notevole interesse architettonico sono anche due antiche fontane del capoluogo, risalenti rispettivamente al 1460 ed al 1575. Il campanile settecentesco, che si erge accanto alla parrocchiale di San Martino, costituisce un altro vanto di Carema: con i suoi 60 mt. di altezza è considerato un capolavoro architettonico unico nel proprio genere in Piemonte. Alle spalle dell’abitato una spettacolare distesa di vigneti si espande sui pendii rocciosi fino a 600 metri di quota.

Muraje
DIV8060

Scheda tecnica

Denominazione
Carema DOC
Biologico
No
Annata
2019
Formato
Ml. 750
Gradazione
13.5%
Corpo
Robusto
Maturazione
Invecchiamento di 18 mesi in tonneaux e barrique esauste
Passaggio in botte
12-18
Colore
Rosso rubino di media intensità con riflessi granati
Profumo
Note speziate di cannella, noce moscata e frutta sotto-spirito
Aromi
Balsamico, Floreale, Fruttato, Speziato, Tostato
Sapore
Sapore morbido, buon tessuto di tannino, acidità ben integrata con le note dolci dell’affinamento in legno. Retrogusto intenso con ritorno di note speziate
Temperatura
16°-18° C.
Uvaggi
Nebbiolo
Descrizione uvaggio
100% Nebbiolo
Contiene solfiti
Si
Zona
Piemonte
Abbinamenti
Antipasti, Primi Piatti, Carne Alla Brace, Formaggi Stagionati, Risotto Ai Funghi, Salumi, Selvaggina
Ideale con
Antipasti di terra, Primi Di Verdura, Primi di terra, Carni Rosse, Formaggi Stagionati
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Cantina

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