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Castello di Monsanto - Chianti Monrosso 2017 Ml. 750 Divine Golosità Toscane
  • Castello di Monsanto - Chianti Monrosso 2017 Ml. 750 Divine Golosità Toscane

Ideale con

Antipasti di terra

Primi di terra

Carni Rosse

Formaggi Stagionati

Primi Di Verdura

Castello di Monsanto - Chianti Monrosso 2017 Ml. 750

Cantina Castello Di Monsanto

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Quantità
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Caratteristiche

Denominazione
Chianti DOCG
Formato
Ml. 750
Corpo
Di corpo
Passaggio in botte
0-12
Uvaggi
Canaiolo Merlot Sangiovese

Out of the 72 hectares of vineyards, between 260 and 310 metres a.s.l., 56 hectares are of Sangiovese, the vine which the company has always deeply believed in right from the start.The density of the estate is the traditional one with about 5,000/5,500 plants per hectare, while the growing systems are guyot in some vineyards and the spurred cordon in others.

2616/1

Scheda tecnica

Denominazione
Chianti DOCG
Biologico
No
Annata
2017
Formato
Ml. 750
Gradazione
13,5%
Corpo
Di corpo
Maturazione
6 mesi in botti di rovere di Slavonia da 50 HL
Passaggio in botte
0-12
Colore
Rosso rubino con sfumature viola
Profumo
Aromi intensi di frutta rossa matura
Aromi
Floreale, Fruttato, Speziato
Sapore
Morbido ed elegante, con ricordi di frutta a bacca rossa e una piacevole acidità, che portano ad un finale persistente
Temperatura
16°-18° C.
Uvaggi
Canaiolo, Merlot, Sangiovese
Descrizione uvaggio
80% Sangiovese, 15% Canaiolo, 5% Merlot
Contiene solfiti
Si
Zona
Toscana
Abbinamenti
Antipasti, Primi Piatti, Carne Alla Brace, Formaggi Stagionati, Risotto Ai Funghi, Salumi, Selvaggina
Ideale con
Antipasti di terra, Primi Di Verdura, Primi di terra, Carni Rosse, Formaggi Stagionati
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Cantina

Nel 1960 Fabrizio acquista la proprietà, grazie alla moglie Giuliana, cominciò a piantare nuove vigne e da qui inizia un’ incredibile storia di amore, passione e gioia verso il vino e tutto ciò che lo circonda. Passano 2 anni, siamo nel 1962 Fabrizio ha il battesimo per la prima volta all’interno della Denominazione Chianti Classico, le uve del vigneto Il Poggio: nasce il Primo Cru di Chianti Classico. Siamo nel 1968 Fabrizio decide di eliminare dall’uvaggio del Poggio le uve a bacca bianca (Trebbiano e Malvasia) allora richieste obbligatoriamente dal Disciplinare. Sempre nel 1968 decide di eliminare anche i raspi in fermentazione e l’uso,

continua

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