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Ideale con
Carni Rosse
Formaggi Stagionati
Castello Di Oliveto - Leone X 2001 Ml. 750
Cantina Castello Di Oliveto
14,00 €
Caratteristiche
Denominazione
Toscana IGT
Formato
Ml. 750
Corpo
Di corpo
Passaggio in botte
0-12
Uvaggi
Cabernet Sauvignon
Merlot
Sangiovese
Il Castello di Oliveto si estende su una superficie di ben 1.120 ha con una superficie agricola utilizzabile di 520 ha.
Per questo motivo la Mayr parte della superficie aziendale è lasciata a bosco, a tutto vantaggio dell'ambiente, della fauna, degli ecosistemi e del mantenimento del tipico paesaggio toscano. Circa 600 ha della fattoria sono adibiti all'attività faunistico venatoria.
E' infatti in questo scenario che si possono ammirare fagiani, lepri, pernici, conigli selvatici, ecc. a diretto contatto con coltivazioni erbacee ed arboree, senza subire effetti dannosi alla loro naturale vita selvatica.
1195/1
Scheda tecnica
- Denominazione
- Toscana IGT
- Biologico
- No
- Annata
- 2001
- Formato
- Ml. 750
- Gradazione
- 13%
- Corpo
- Di corpo
- Maturazione
- In botti di rovere per 8 mesi circa e affina in bottiglia per alcuni mesi
- Passaggio in botte
- 0-12
- Colore
- Rosso rubino intenso
- Profumo
- Elegante e persistente di frutti di bosco e spezie leggere
- Aromi
- Balsamico, Floreale, Fruttato, Speziato
- Sapore
- I tannini sono morbidi e fitti, integrati nella trama, lungo nel finale
- Temperatura
- 16°-18° C.
- Uvaggi
- Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese
- Descrizione uvaggio
- Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon.
- Contiene solfiti
- Si
- Zona
- Toscana
- Abbinamenti
- Carni Rosse, Formaggi Stagionati
- Ideale con
- Carni Rosse, Formaggi Stagionati
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Il Castello di Oliveto si estende su una superficie di ben 1.120 ha con una superficie agricola utilizzabile di 520 ha.
Per questo motivo la Mayr parte della superficie aziendale è lasciata a bosco, a tutto vantaggio dell'ambiente, della fauna, degli ecosistemi e del mantenimento del tipico paesaggio toscano. Circa 600 ha della fattoria sono adibiti all'attività faunistico venatoria.
E' infatti in questo scenario che si possono ammirare fagiani, lepri, pernici, conigli selvatici, ecc. a diretto contatto con coltivazioni erbacee ed arboree, senza subire effetti dannosi alla loro naturale vita selvatica.