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Petrognola Bionda Forte Belgium Strong Ale Ml. 750 Divine Golosità Toscane
  • Petrognola Bionda Forte Belgium Strong Ale Ml. 750 Divine Golosità Toscane

Premi e riconoscimenti

Veronelli Coccarda Oro

Petrognola Bionda Forte Belgium Strong Ale Ml. 750

Cantina Petrognola

10,50 €
Quantità
Prodotti disponibili 4

Caratteristiche

Formato
Ml. 750

Tutto ha inizio nel 2002 in un piccolissimo paese dal nome Petrognola, una località a pochi minuti da Piazza a Serchio, quando Roberto Giannarelli decide di trasformare in attività una passione che si è portato dietro da sempre, produrre la birra.
Inizialmente la birra viene prodotta in casa utilizzando gli strumenti minimi necessari, un termometro, un mestolo e il paiolo nel quale la madre di Roberto una volta faceva dell'ottimo minestrone al camino. Il consumo della birra è ancora riservato ai soli fortunati amici, che subito apprezzano il gusto originale delle ricette a base farro.
Questo entusiasmo spinge Roberto ad acquistare nel 2005 il primo piccolo impianto da 100 litri, ricavando l'opificio in una stanza della casa di m 4x4 e la sala di fermentazione in una stanza ancora più piccola m 2x2.
Le prime richieste di prodotto e le pressanti ragioni burocratiche portano a fare il primo passo verso un birrificio. Roberto decide di investire e coronare definitivamente il suo sogno spostando la produzione presso la storica ex-stalla ristrutturata ad hoc per ospitare i nuovi impianti e far nascere definitivamente il Birrificio Petrognola: una sala cottura con impianto austriaco da 500 litri, due fermentatori da 1500 litri con una capacità produttiva di 1000 litri a settimana, l'imbottigliamento strettamente manuale e una piccola stanza riscaldata per la rifermentazione in bottiglia assicurano una produzione annuale di 440 hl.
Nel 2006 la birra ambrata al farro è premiata dall'UnionBirrai come "Miglior Birra Artigianale dell'anno" nella categoria birre prodotte con altri cereali. I premi si ripeteranno ancora per gli anni successivi sia per la birra ambrata al farro che per la nera al farro.
Nel 2008 ecco la prestigiosa ribalta del Salone del Gusto di Torino, con la birra Petrognola ad accompagnare le specialità alimentari garfagnine.
Le vendite aumentano e la produzione insieme agli spazi non sono più sufficienti: nel 2010 si procede all’acquisto di altri 2 fermentatori e trasferire l’impianto in una struttura di 250 mq che viene dotata di un impianto d’imbottigliamento, un’etichettatrice e una sala di maturazione a temperatura costante che permetteranno alle birre di realizzare il vero salto di qualità.
Nel 2011 la linea delle birre Petrognola viene estesa, comprendendo una linea di 5 birre a base farro, 5 birre a malto d’orzo ed inoltre la particolare birra alle castagne della Garfagnana Marron. Il susseguirsi di continui premi e riconoscimenti e la realizzazione dei nuovi impianti e metodi d’imbottigliamento, fanno del Birrificio Petrognola un ottimo connubio fra artigianalità e produttività.

MASTRO BIRRAIO

Passione per il proprio lavoro e amore per la propria terra. Queste birre sono nate dall’amore per la Garfagnana, un territorio bellissimo per la sua natura, per i suoi paesaggi e soprattutto per i suoi prodotti. Uno fra i più conosciuti ed apprezzati è il farro, riconosciuto per la sua qualità dall’Unione Europea che lo ha marchiato I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Io stesso vivendo in questa terra meravigliosa e poetica, culla del farro, ho pensato di utilizzare questo cereale per produrre le mie birre. Tutto questo è dovuto sinceramente alla passione e all’amore che spero di trasmettere al meglio con queste birre.

Il SIMBOLO

Sebbene in alcuni casi si ignori che cosa sia esattamente, il Buffardello è generalmente descritto come un essere di piccole dimensioni e vestito di indumenti di colore rosso e scarpe a punta. In alcuni casi è descritto come un bambino o comunque senza barba, in altri come un vecchio con la barba. Le sue mani sono state bucate da San Giovanni affinché non soffocasse più le persone durante la notte. A volte lo si vede seduto su un mucchio di fieno o su un albero.
Si ritiene generalmente che il buffardello sia invisibile, ma esistono testimonianze di chi lo ha visto di persona: secondo costoro lo strano essere vivrebbe nelle stalle oppure sugli alberi; a volte lo si vede entrare da una finestra, altre volte camminare saltellando e scalciando. Nei paesi si odono spesso presso le abitazioni le sue risate tipicamente sarcastiche; a Gallicano si racconta che una volta aveva occupato una casa e passava il tempo ad aprire e chiudere le finestre ridendo a più non posso.
Nella frazione di Petrognola invece, si narra di una Buffardella che ama fare scherzi e travestirsi cambiando abiti e colore di capelli. Abbiamo immaginato che abita in una vecchia casetta spersa nei boschi della Garfagnana, dove nessuno può scovarla ... ed è proprio lì si diletta a produrre la birra seguendo antiche e originali ricette al farro.
C’è chi dice che durante il lavoro si faccia aiutare dalle sue sorelle, c’è chi ritiene invece che queste apparizioni siano opera di travestimenti e giochi di ombre.
Tutto sembra frutto di pura fantasia quando un bel giorno un birraio di nome Roberto Giannarelli, amante della Garfagnana, inizia a produrre una serie di birre.

IL FARRO

Il farro è il capostipite di tutti i frumenti oggi conosciuti, compresi il grano tenero e il grano duro, la sua coltivazione documentata risale al 7000 a.C. in siria e Mesopotamia, dove veniva utilizzato per la preparazione di polenta e focacce.
Il farro è stato l'alimento base degli Assiri, degli Egizi e di tutti i popoli antichi del Medio Oriente e del Nord Africa: con la farina di farro i Romani preparavano la puls, una polenta morbida di cui si cibavano i soldati e le plebi. Con la comparsa del grano, il farro ha subito un "momento di crisi", ma non in Garfagnana dove è stato sempre coltivato e tutt'oggi è “brillato” negli antichi mulini a pietra.
Il farro della Garfagnana che ha ottenuto dall'unione Europea il riconoscimento dell'indicazione geografica protetta (IGP) nel 1996, deve essere coltivato su terreni idonei, poveri di elementi nutritivi, in una fascia altimetrica fra i 300 e 1000m s.l.m.
La semina avviene in autunno, su terreno precedentemente preparato, utilizzando un chiamato Triticum dicoccum. La produzione di farro della Garfagnana, secondo la normale consuetudine della zona, deve avvenire senza l'impiego di concimi chimici, fitofarmaci e diserbanti: data l'elevata rusticità della pianta, il farro coltivato con la tecnica tradizionale risulta di fatto un prodotto biologico.
La raccolta del farro avviene in estate, con le normali mietitrebbiatrici da grano. Il legame geografico del farro con la Garfagnana forma un binomio inscindibile e presenta requisiti peculiari tali da renderlo perfettamente distinguibile rispetto al farro prodotto in altre zone.
Il farro della Garfagnana è stato riscoperto oggi per le sue eccellenti proprietà dietetiche e per le sue fibre benefiche per l'apparato digerente.
Il birrificio La Petrognola, utilizza questo pregiato farro al fine di produrre una birra completamente artigianale.

Petrognola
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4 Articoli

Scheda tecnica

Biologico
No
Formato
Ml. 750
Gradazione
8%
Temperatura
4°- 6° C.
Descrizione uvaggio
Acqua, Malto D'>ORZO, Farro (6%), Luppolo, Lievito.
Contiene solfiti
No
Zona
Toscana
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Cantina

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