

Primi di terra
Carni Rosse
Formaggi Stagionati
Formaggi Erborinati
Carni Bianche
Primi Di Verdura
Josko Gravenr Uomo di straordinario carisma, che, a pieno titolo, può essere considerato uno dei più importanti produttori italiani. Non per quantità o per l'ampia gamma di vini prodotta, ma per quello che è riuscito a rappresentare in questi anni, grazie al suo percorso umano e sperimentale. Dopo gli studi di enologia iniziò a vinificare usando dapprima l'acciaio, passando poi alla barrique, per approdare alle botti tradizionali fatte con legni grandi. Nulla di tutto questo lo soddisfaceva. Fu nel 1997 che le cose cambiarono, infatti in quell'anno iniziò a sperimentare l'uso di un'anfora di terracotta vinificandovi per la prima volta. Nel 2000 il viaggio in Georgia consolidò le sue convinzioni portandolo ad aumentare il numero di anfore da utilizzare. Il resto è storia nota, nasce l'anforaia dove le anfore vengono interrate e dove il vino vinifica senza controllo delle temperature. Ma veniamo alle scelte odierne. Josko ha deciso di non vinificare più il Breg dall'annata 2012, così da mantenere due soli vini in produzione, come due soli vitigni resteranno coltivati nei suoi vigneti, Pignolo e Ribolla. Sono stati espiantati, infatti, circa 4 ettari di vigna che in un prossimo futuro saranno reimpiantati con Ribolla, rigorosamente ad alberello. Continua la ricerca della purezza essenziale, che passa attraverso l'armonia dell'ambiente, le pratiche biodinamiche legate a Maria Thun e il bicchiere da utilizzare, quello voluto da Josko, senza stelo. Quasi ad abbracciare il vino e a serrarlo tra le mani come un dono prezioso. Quello che abbiamo trovato anche quest'anno in questi vini.
Scheda tecnica
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