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Matteo Correggia - Roche D'Ampsej 2003 Ml. 750 Divine Golosità Toscane
  • Matteo Correggia - Roche D'Ampsej 2003 Ml. 750 Divine Golosità Toscane

Premi e riconoscimenti

Veronelli stella rossa
Bibenda

Ideale con

Primi di terra

Carni Rosse

Formaggi Stagionati

Dessert

Matteo Correggia - Roche D'Ampsej 2003 Ml. 750

Cantina Matteo Correggia

43,00 €
Quantità
Prodotto non disponibile

Caratteristiche

Denominazione
Roero DOCG
Formato
Ml. 750
Corpo
Robusto
Passaggio in botte
18-24
Uvaggi
Nebbiolo

Quando nel 1985 Matteo Correggia ereditò l’azienda agricola di famiglia, il boom della viticultura è lontano e alla sinistra del fiume Tanaro si coltivano frutta e ortaggi, accanto alle viti da cui si ricavavano vini destinati a pochi intimi.
Matteo era un giovane agricoltore appassionato che decise che il suo progetto era semplice e per questo non vi avrebbe rinunciato: fare, non solo produrre, vini da ricordare.
Non fu una scelta facile perché fare qualità assoluta in una terra ancora sottovalutata, perché incompresa, a molti sembrò una velleitaria presunzione.
La realtà era dura, i pregiudizi numerosi. Matteo lasciò fuori dalla porta chi diceva che il Roero non poteva dare grandi vini e chi condannava le nuove tecniche.
Quando il destino ha privato la sua famiglia e il Roero di Matteo, egli aveva gia completato la sua nuova cantina, raggiunto riconoscimenti internazionali, conosciuto i piu grandi produttori del mondo e, al tempo stesso, mantenute salde le radici nella propria terra.
L’identificazione tra Matteo e il territorio è scritta nelle stelle. Nel 2000, Roero è stato il nome dato all’asteroide n. 8075, scoperto dall’americano Bowel:
un piccolo corpo roccioso del diametro di 15 km, con un’orbita molto simile a quella di un altro asteroide, il n. 13917, intitolato a Matteo. Il Roero e Matteo Correggia, così, per sempre insieme, solcano il firmamento, continuando ad incrociare i propri destini.
Il Roero
Può sembrare curioso, ma il Roero, nel sud del Piemonte, deve la propria vocazione al mare e al fiume Tanaro. Milioni di anni fa, l’acqua salata arrivava a lambire le Alpi, prima di ritirarsi progressivamente lasciando enormi depositi di sabbie, inframmezzati da marne compatte e impermeabili con tutto il loro carico di fossili. Quelli che erano stati fondali divennero pianure e valli.
Nonostante la vicinanza, quindi, il Roero è geologicamente più giovane delle Langhe e certamente non sarebbe lo stesso senza il fiume Tanaro che duecentomila anni fa deviò dal suo corso originario e irruppe nelle terre basse a sud.
Quella gigantesca alluvione avrebbe scavato le Rocche, il profondo canyon che corre da Bra a Montà, lungo una linea di 12 km. Uno straordinario spaccato di storie geologiche, di habitat naturali unici e di baratri vertiginosi, che mettono a nudo la composizione di queste terre.
Il fato, il mare e il Tanaro, ma anche milioni di anni di erosione da parte degli agenti atmosferici hanno dato al Roero una varietà straordinaria di microclimi e suoli, con la costante della prevalenza di sabbie.
La geologia spiega le sfumature che si incontrano nel Roero anche quando si comparano vini prodotti a partire dai medesimi vitigni. Perché l’unica cosa che questa terra non può dare è una rassicurante omogeneità ai vini che se ne traggono: ognuno è unico e può diventare straordinario.

VIGNE

Oggi, l’Azienda Agricola Matteo Correggia, con le uve prodotte da 20 ettari di vigneti condotti direttamente, produce un’ampia gamma di vini.
Naturalmente, i vini sono figli dei suoli ove le viti affondano le proprie radici: suoli sabbiosi, poveri di argilla e di limo ma ricchi di sali minerali e pertanto estremamente adatti a produrre vini eleganti e complessi con bouquets ricchi e raffinati.
Dai terreni esposti a sud,tra Santo Stefano Roero e Canale, vengono i grappoli di nebbiolo e barbera da cui si ricavano La Val dei Preti e Marun, mentre sono i pendii più freschi a dar corpo al frutto dell’arneis e del brachetto. La ripida e grande vigna affacciata sulle Rocche incontaminate regala al Roero Riserva Ròche d’Ampsèj profondità e ricchezza.
Infine, accanto ai vini tradizionali si collocano le sfide che vedono l’azienda cercare nuove strade partendo dal sauvignon blanc o dai grandi vitigni rossi internazionali.
La vinificazione avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, mentre l’affinamento ha luogo negli ampi spazi ricavati sotto la collina, a contatto con le millenarie marne ricche di fossili, che danno l’umidità e la quiete necessarie a coronare il lavoro in vigna e in cantina.
Qui i legni e fusti sono selezionati in funzione dei vini che sono destinati a ospitare, con un ricambio graduale, frutto di una pratica ventennale.
Le etichette, fedeli alla tradizione, riproducono i dolci declivi vitati dipinti da Coco Cano, baciati dal sole caldo del Roero.

Matteo Correggia
1727/1

Scheda tecnica

Denominazione
Roero DOCG
Biologico
No
Annata
2003
Formato
Ml. 750
Gradazione
14,5%
Corpo
Robusto
Maturazione
20-22 mesi in legno, si affina in bottiglia: 12 mesi.
Passaggio in botte
18-24
Colore
Rosso rubino intenso, con riflessi granato
Profumo
Note finissime e delicate di rosa, viola e ciclamino, di mirtillo e mora, di cannella e pepe
Aromi
Floreale, Fruttato, Speziato, Tostato
Sapore
Morbido e pieno, dotato di una trama tannica nobile e finissima, succoso e persistente
Temperatura
16°-18° C.
Uvaggi
Nebbiolo
Descrizione uvaggio
Nebbiolo 100%
Contiene solfiti
Si
Zona
Piemonte
Abbinamenti
Primi Piatti Con Sugo, Agnolotti, Arrosti, Brasati, Carne Rossa In Umido, Carni Rossa Al Forno, Carni Rosse, Formaggi Stagionati, Selvaggina, Tajarin, Vino Da Meditazione
Ideale con
Primi di terra, Carni Rosse, Formaggi Stagionati, Dessert
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Cantina

continua

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