La Valle d’Aosta è un territorio difficile, spesso “aspro”, per chi produce vino, sia per limiti fisici, geografici, di quota e di clima. Infatti, la produzione valdostana non potrà mai contare su grandi quantità, l’obiettivo, allora, è quello di puntare sulla qualità e investire, con convinzione, sul territorio.

L’Azienda agricola Rosset Terroir ha scommesso con forza su questi aspetti ed è riuscita in pochi anni a distinguersi e a portare la Valle d’Aosta sui più importanti palcoscenici internazionali.

Una piccola realtà privata che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nell’ambito vitivinicolo, strettamente legata al territorio valdostano.

CHAMBAVE

Agli 800 metri di quota di Champlan e la Meyaz, nel comune di Chambave, zona storica dell’omonimo moscato, è impiantato il moscato bianco dell’azienda. Grazie ad un terreno sabbioso e roccioso nasce un vino morbino ed equilibrato che regala una buona sapidità.

SAINT-CHRISTOPHE

Sulla collina di Aosta, tra i 750 e gli 800 metri di quota, nel comune di St.Christophe è situato il nucleo storico dell’azienda. Tra le località Senin e Thuvex sono stati impiantati nel 2001 il Syrah, lo Chardonnay e l’autoctono Cornalin. Più recente invece è l’impianto del Petit Rouge. Il terreno, in questa zona, presenta un’alta percentuale di scheletro che lo rende sabbioso e sassoso. In prossimità delle vigne è presente anche l’impianto di lamponi e il campo di zafferano.Più in alto in frazione Le Croux, è in costruzione il nuovo vigneto Rosset Terroir, che vedrà i suoi primi frutti tra pochi anni.

VILLENEUVE

Nel comune di Villeuneuve, nell’alta Valle d’Aosta sono situati i vigneti più alti dell’azienda. Tra i 900 e i 1000 metri di altitudine, su pendenze che sfiorano il 50% nascono la Petite Arvine e il Pinot Gris. Il terreno in questa zona si presenta sabbioso e limoso, ricco di Ardesia, quarzo e granito. Da qui nasce il Sopraquota 900, che deve il suo nome proprio a queste zone impervie.